Poetto, chioschi salvi per un anno

pubblicato da L’Unione Sarda il 21 gennaio 2011

Poetto, chioschi salvi per un anno


Approvata la proroga delle concessioni per tutto il 2011
Critico il presidente della Commissione urbanistica Massimiliano Tavolacci: «È solo una toppa».

Salvi, almeno per un anno. E all’ultimo minuto: i titolari delle concessioni demaniali sulla spiaggia del Poetto hanno ricevuto la proroga che mette al riparo le loro attività proprio nelle ultime ore del 2010. «Gli uffici comunali hanno rinnovato tutti i canoni, al cento per cento dei concessionari», spiega l’assessore al Patrimonio Patrizio Mulas. Una mossa per niente scontata, visto che il Municipio fino a metà dicembre aveva deciso di non accogliere le disposizioni del decreto Milleproroghe del governo nazionale, che prolunga la durata degli affidamenti fino al 2015.
RINNOVO CORTO I proprietari dei chioschetti sul litorale però potranno stare tranquilli sono per un anno: «Il nostro indirizzo è quello di concedere la proroga solo per il 2011. Ma questa scelta è stata fatta per tutelare gli imprenditori. Quella in vigore è una legge in deroga alle norme comunitarie: e se nei prossimi mesi l’Unione europea dicesse che è da annullare? I titolari degli stabilimenti si troverebbero in una situazione di difficile risoluzione. Ecco perché è meglio concedere il rinnovo di un anno», dice Mulas, che aggiunge: «Da parte nostra c’è tutta la volontà di dare il rinnovo sino al 2015. Nel frattempo aspettiamo che arrivi il nuovo Pul, che taglierebbe di netto tutti i problemi».
IL PIANO DEL LITORALE Già, il Pul. Per ora la bozza del Piano di utilizzo del litorale non è ancora stata discussa dal Consiglio comunale. Nonostante i tecnici dell’assessorato all’Urbanistica abbiano consegnato alla giunta la nuova versione, aggiornata e modificata in base alle richieste dell’aula di via Roma, a settembre.
«È SOLO UNA TOPPA» Il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci ricorda di essersi già espresso in maniera negativa a riguardo della proroga di un anno: «È solo una toppa, tra un anno si potrebbe riproporre lo stesso problema. Mi chiedo: quale imprenditore sarà disposto a investire nell’adeguamento degli stabilimenti senza certezze a lunga scadenza?».
Sul Pul Tavolacci è chiaro: «La volontà del Consiglio è di portarlo in aula quanto prima, per avviare in fretta la discussione e approvarlo. Gli uffici hanno terminato il documento a settembre, non si capisce perché non sia ancora stato fatto esaminare dal Consiglio». La votazione sul Pul, per ora lontanissima, potrebbe essere una svolta: «Con la sua approvazione si potrebbe poi dare il via alle procedure per l’assegnazione delle nuove concessioni». Le aree demaniali infatti dovranno essere affidate con un bando internazionale. Che però, ragionevolmente, non potrà vedere la luce prima del 2015. «Il rinnovo per un anno, comunque la si veda, non va bene. Io credo che debba essere garantita la funzionalità della spiaggia, senza abbattimenti e senza rinnovi corti che non danno garanzie. Non credo che qualcuno intervenga per mettere in regola il proprio chiosco se la sua concessione scadrà alla fine dell’anno e rischia di non vederla rinnovata». E le perplessità di Tavolacci aumentano se si confronta la situazione cagliaritana a quella dell’Isola: «Solo Villasimius ha allungato le concessioni di un anno, tutti gli altri Comuni costieri della Sardegna le hanno prorogate fino al 2015. Perché Cagliari ha fatto diversamente?».

di MICHELE RUFFI