pubblicato da La Nuova Sardegna il 17 marzo 2011
Appello al sindaco per salvare i baretti dalla demolizione
 
POETTO, STOP AI CANTIERI
 CAGLIARI. Baretti, Floris pensaci tu. Manca un mese alla  scadenza fissata dalla conferenza di servizi e poi al Poetto arriveranno  le ruspe. Così si lavora per impedire che la spiaggia si trasformi in  un cantiere al via della stagione estiva. 
Due le soluzioni: entranbe portano in via Roma ed entrambe –  a sentire i gestori dei chioschi e il sindacato balneare – da assumere  «tranquillamente e senza rischi». In pillole: il sindaco – come atto  finale del suo mandato – dovrebbe assumersi la responsabilità di  procedere all’estensione delle concessioni che scadono alla fine  dell’anno «almeno sino al 2015». Ma il sindaco potrebbe assumere anche  un provvedimento di temporanea sospensione delle ordinanze di  demolizione che sono pendenti sulle strutture balneari del Poetto  «almeno sino al 31 ottobre, data in cui per direttiva regionale si  chiude la stagione balneare». Le due soluzioni sono state prospettate in  un documento che la prossima settimana sarà sottoposto all’attenzione  del sindaco Floris e dell’assessore al Patrimonio: «Un incontro – ha  precisato Alberto Bertolotti, coordinatore dal sindacato balneare – dal  quale ci attendiamo molto». 
 Il tempo stringe e tutti si sono resi conto che così sarebbe  impossibile andare avanti. Ecco allora il il classico accomodamento  all’italiana in grado di salvare tutto. Che cosa dice il documento  firmato dal coordinamento regionale del Sib? Innanzitutto che con  l’ordinanza che ha chiuso la conferenza di servizi i gestori dei beretti  avrebbero serie difficoltà ad andare avanti mentre molti potrebbero  anche dichiarare fallimento: «La prevista demolizione e ricostruzione  dei baretti è un investimento da 120-150 mila euro e in presenza della  situazione attuale, una concessione annuale, in molti non riuscirebbero  ad ammortizzare le spese». La via d’uscita è stata indicata dal  legislatore, che ha inserito nel recente decreto milleproroghe un  emendamento «salva proroghe» attualmente in discussione alla Camera che  supera le precedenti incertezze e stabilisce la possibilità che le  concessioni vengano prorogate al 2015 senza incappare nella scure dei  giudici amministrativi e uscendo dal pantano dell’infrazione  comunitaria. Un emendamento che sembra cucito apposta per il Comune di  Cagliari, che nel 2009 aveva ritenuto di non ottemperare al rinnovo  automatico e quinquennale delle concessioni. «Per questo – precisa  Alberto Bertolotti – l’amministrazione potrebbe assumersi anche subito  la responsabilità di procedere all’estensione delle concessioni». Ma c’è  di più. Un provevdimento di temporanea sospensione delle ordinanze di  demolizione almeno sino a ottobre. Non un aggiramento degli abusi («che  devono essere eliminati senza sconti e in previsione di un nuovo  strumento di programmazione»), ma una misura dettata soprattutto  dall’imprevisto prolungarsi delle conferenze di servizi da cui a metà  aprile scaturiranno i provevdimenti esecutivi. «Attivare oggi i cantieri  – chiude Bertolotti – equivarrebbe a creare disagi alla cittadinanza e  non solo in termini imprenditoriali e occupazionali». 
di A. D.
