Cos’è l’inanellamento

L’inanellamento degli uccelli è uno strumento importantissimo nella ricerca scientifica e nella gestione dell’ambiente; questa tecnica è basata sul marcaggio individuale degli uccelli.
I primi anelli a scopo scientifico furono posti ad alcuni Storni, Sturnus vulgaris, in Danimarca nel 1889, da H.D. Mortesen il quale marcò questi animali con anelli metallici recanti un numero progressivo ed il proprio indirizzo postale impresso, al fine di poter ricevere le lettere di segnalazioni.
Attualmente questa attività è gestita a livello nazionale da un centro di coordinamento il cui indirizzo è impresso in ciascun anello. In Italia tale Centro è il CNI ISPRA. A livello europeo esiste un’organizzazione, l’EURING (Unione Europea per l’Inanellamento) che assicura una collaborazione tra i vari Centri nazionali e una standardizzazione dell’inanellamento a scopo scientifico degli uccelli.
Pur nel rispetto di alcuni principi fondamentali, che si possono riassumere con la necessità di garantire sempre l’assoluta incolumità degli uccelli marcati, l’attività di inanellamento si è diversificata sempre più, elaborando diversi protocolli di cattura e di manipolazione degli animali adattati alle più diverse specie di uccelli, per le loro dimensioni ed abitudini e per il loro habitat. Inoltre l’attività di inanellamento, in quanto presuppone la cattura di uccelli selvatici, può essere esercitata solo grazie a speciali autorizzazioni in deroga alla normativa vigente in materia di tutela della fauna selvatica.

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Reti foschia Per i piccoli Passeriformi, di piccole dimensioni, vengono utilizzate apposite reti, “reti foschia” (mist-nets), mentre per gli uccelli di grandi dimensioni si utilizzano soprattutto trappole di vario tipo. Un discorso a sé meritano gli uccelli coloniali, sia per la metodologia utilizzata sia per la delicatezza dell’operazione, dal momento che generalmente viene effettuata durante il periodo riproduttivo e che si attua per lo più sui piccoli non ancora in grado di volare. Anelli speciali e vari altri tipi di contrassegni possono essere utilizzati per identificare gli uccelli a distanza, senza necessità di catturarli nuovamente. Molti uccelli hanno anelli colorati con numeri che possono essere facilmente letti attraverso un cannocchiale.

Alcuni uccelli acquatici possono essere marcati mediante collari colorati, ed uccelli di maggiori dimensioni mediante targhe alari, ciascuna individualmente identificata da numeri o lettere.
In tal modo il ritrovamento, ma più frequentemente, l’osservazione di individui inanellati consente di tracciare il percorso svolto nell’arco dell’intera loro vita. In particolare è possibile ottenere informazioni dettagliate su alcuni aspetti importanti della biologia della specie, come la longevità, la fedeltà al sito di nidificazione e/o di svernamento, etc.

Segnalare un uccello inanellato
Come già evidenziato, l’inanellamento è svolto solo da persone autorizzate: gli inanellatori posseggono, infatti, una licenza di inanellamento. Questo però non esclude che chiunque possa essere utile, soprattutto nella raccolta dei dati di uccelli inanellati. Si può (e si dovrebbe) segnalare qualsiasi uccello inanellato alla Sede Ispra, Via Cà Fornacetta 9, 40064 Ozzano Emilia (BO), Tel. 051-6512260 (vedi anche http://www.euring.org o il sito www.ring.ac).

  • Quale anello? – Prendere nota del numero e dell’indirizzo riportati sull’anello; se l’uccello è morto spedite per cortesia l’anello appiattito incollato sulla vostra lettera di segnalazione. Se si desidera l’anello vi verrà poi rispedito.
  • Dove? – Indicare la località dove è stato rinvenuto l’uccello, includendo il nome del più vicino centro abitato e fornendo, se possibile, un riferimento cartografico.
  • Quando? – Riportare la data di ritrovamento dell’uccello inanellato.
  • Le circostanze – Specificare se l’uccello era vivo o morto. Se morto, indicare se possibile le cause della morte, es. cacciato, investito da un’auto, preso da un gatto, trovato coperto di olio su una spiaggia. Annotare anche se l’uccello era morto di recente o già decomposto. Se l’uccello era vivo specificare quale sia stato il suo destino.
  • Quale specie? – Annotare il tipo di uccello o la specie, se la si riconosce. E’ possibile anche spedire una foto dell’animale.
  • I vostri dati – Se vorrete ricevere le informazioni relative a dove e quando l’uccello era stato inanellato ricordate di fornire il vostro nome ed indirizzo. I dati verranno generalmente spediti entro un mese, ma potranno esserci anche ritardi nei periodi di più intensa attività. Se comunicate il ritrovamento di un uccello inanellato per posta elettronica vi preghiamo di includere anche il vostro indirizzo postale.

Documenti utili in PDF:
L’inanellamento per la scienza e la conservazione

Inanellamento»fenicotteri