Baretti salvi per l’estate

pubblicato da L’Unione Sarda il 17 maggio 2011

Baretti salvi per l’estate


POETTO. Il sindaco firma l’ordinanza che rinvia le demolizioni a fine stagione
Floris: i lavori creerebbero pericoli per i bagnanti

Qualcuno aveva già iniziato i lavori di demolizione, altri l’avrebbero dovuto fare a breve, altri ancora aspettano l’esito del ricorso al Tar.
Certo è che nessuno dei chioschi del Poetto sarà demolito nel corso dell’estate. Lo hanno stabilito quattordici ordinanze (una per ogni baretto) firmate ieri mattina dal sindaco Emilio Floris: stabiliscono una moratoria sino alla fine di settembre.
Gli ordini di sospensione della demolizione e ricostruzione riguardano sia i chioschi che hanno già ricevuto l’autorizzazione ad edificare (Aramacao, Il Miraggio, La Lanterna rossa, il Palm beach, La Sella del diavolo, il Capolinea, La dolce vita, Il Fico d’india, Corto maltese e Twist) sia quelli che hanno avviato l’iter ma non hanno ancora l’atto (Golden beach, Il Nilo, Malibù e Zen). Le Palmette e L’Oasi hanno presentato un ricorso al Tar, di cui si attende l’esito.
PROBLEMI ALLA VIABILITÀ L’ordinanza si fonda giuridicamente sui pareri formali espressi dai vari servizi dell’amministrazione. Nell’atto si prende atto del fatto che «in piena stagione balneare sarebbero attivi contestualmente 12 cantieri» e ciò creerebbe «allarme sociale». Non solo. Secondo il parere del servizio Urbanizzazioni e mobilità «l’avvio dei cantieri aumenterebbe i problemi connessi alla viabilità e comporterebbe la riduzione dei parcheggi». Altri disagi alla circolazione, si legge nell’ordinanza, sarebbero causati dai camion in movimento sulla strada.
PERICOLI PER I BAGNANTI Il servizio Protezione civile rileva inoltre che chiodi, calcestruzzo e legno derivanti dalla demolizione potrebbero creare ulteriori pericoli per i bagnanti. Insomma, «sussiste una situazione di grave criticità che impedendo la piena e sicura fruizione dell’area litoranea di balneazione con evidente disagio per i residenti ed i fruitori, determina uno scadimento della qualità urbana ed intralcio alla pubblica viabilità». Da tutto questo emergono «ragioni per l’adozione di un provvedimento a tutela della pubblica incolumità e a difesa della sicurezza urbana anche al fine si prevenire problemi di ordine pubblico». Secondo l’ordinanza, i lavori devono iniziare e concludersi entro la stagione balneare 2012.
I GESTORI Soddisfatti i gestori. «Il sindaco ha rimediato al peccato originale: la mancata approvazione del Piano del litorale che ha creato questa situazione di disagio», commenta Sergio Mascia, presidente della Poetto service. «La nostra volontà di indossare la veste della legalità è stata premiata. Del resto l’iter del Suap è stato troppo lungo, 8 mesi, e l’ordinanza di demolizione è diventata operativa l’8 maggio. Noi speravamo di averla entro marzo per demolire e ricostruire entro l’estate. In questo modo c’era il rischio di non dare servizi alla cittadinanza e creare disagi ai bagnanti»

di Fabio Manca