pubblicato da L’Unione Sarda il 4 febbraio 2011
Al via il recupero del padiglione Nervi
 
Autorità portuale. Tra pochi giorni inizierà il restauro dell’edificio progettato nel ’58 
Lavori chiusi in 2 anni, concorso di idee per la destinazione
 Parte dal padiglione Nervi il nuovo front line del lungomare di  Cagliari. Tra una settimana inizieranno i lavori di recupero del vecchio  capannone di Su Siccu un tempo deposito di stoccaggio del sale. Martedì  i vertici dell’Autorità portuale hanno firmato il contratto di  assegnazione lavori alla ditta aggiudicataria della gara: in due anni  dovrà restaurare l’edificio e renderlo disponibile a chi vincerà il  concorso di idee sull’utilizzo. 
IL PROGETTO Il segretario generale dell’Autorità  portuale Antonio Conti non nasconde la soddisfazione. Giovedì lascerà il  suo ufficio con vista sul porto (al suo posto Vincenzo Mucci) per  prendere possesso del nuovo incarico di direttore generale  dell’assessorato regionale alla Cultura. «Il recupero del padiglione  Nervi cambierà radicalmente una zona di incalcolabile pregio, ma sino a  oggi abbandonata. Il contratto è stato firmato, ci sono da adempiere le  ultime formalità ed entro pochi giorni l’associazione di imprese sarde  composta dalla Vacomic e dalla Cosaco inizierà le opere di  ristrutturazione. L’Ati – precisa Conti – con 1 milione e 325 mila euro,  in meno di 540 giorni, effettuerà il recupero strutturale di uno spazio  fondamentale per la città. La direzione lavori sarà seguita  personalmente dal soprintendente Gabriele Tola». Ma quale sarà la  destinazione finale e, soprattutto, chi lo gestirà? «Abbiamo aperto un  tavolo di confronto con Regione, Provincia, Comune, Università, Fiera e  Camera di commercio, allargato a società sportive o di gestione delle  attività portuali impegnate nella zona con attività caratteristiche»,  spiega Conti. «In pratica, sino alla conclusione dei lavori di recupero,  sarà attiva una conferenza permanente che valuterà le proposte che poi  dovranno dare le indicazioni per il concorso di idee». 
LA STORIA Progettato dall’architetto Pierluigi  Nervi, tra il 1955 e il 1958, nel margine sud-orientale dell’area  portuale, il vecchio padiglione ha una pianta rettangolare e presenta  delle volte paraboliche caratteristiche dell’architettura industriale  del Dopoguerra. Alla sua destra sono ancora visibili il corpo  rettangolare del nastro trasportatore, le tramogge e la gru per il  sollevamento del sale. A sinistra ci sono invece le officine; di fronte  la struttura metallica del gruppo mobile e gli elevatori per il carico  del sale sulle navi. 
di ANDREA ARTIZZU
