Una soluzione Poetto Milia: sabbia di cava

pubblicato da Metro il 21 giugno 2011

Una soluzione Poetto Milia: sabbia di cava
POETTO Quel materiale grigio e ricco di pietrame che ha trnsformato il Poetto grida ancora vendetta. In città regna la paura per la possibilità di un nuovo ripascimemo e resta alta la guardia per evitare il rischio di un nuovo disastro ambientale. Dalla Regione fanno sapere che le competenze sulla pianificazione di un nuovo intervento sono della Provincia di Cagliari.

La verità di Ml1ia «Non avrei mai fatto un intervento di quel tipo – dice Graziano Milia, attuale presidente della Provincia – quella sabbia faceva schifo e cambiava radicalmente il volto del Poetto. Ero contrario ai lavori e come sindaco di Quartu non feci il ripascimento. ll prossimo intervento sarà effettuato esclusivamente con la sabbia e i materiali di ripristino provenienti dalle cave. Quella di prelevare sabbia marina fu una scelta del Comune di Cagliari e del sindaco Delogu». Ora la gente non si fida e non sono bastate le condanne inflitte in primo grado da i giudici del tribunale di Cagliari agli autori del ripascimento-disastro effettuato nel 2002. Dall’arenile sono spariti in nove anni 35 metri di sabbia e c’è il rischio che la prima fermata possa essere sommersa nei prossimi due anni. «Il ripascimemo non ha certo aggravato i problemi del litorale – spiega Milia – ma fatto in quel modo è stato un fallimento. Se devo fare una battuta è meglio, visti i risultati ottenuti con l’intervento proprio della Provincia, che nessuno si occupi del Poetto». In venti giorni furono riversati sulla spiaggia di Cagliari 380mila metri cubi di materiali, tra cui sabbia grigia e pietrame. Tra la prima e la quarta fermata la battigia negli ultimi due anni è arretrata di circa 10 metri. «I problemi ci sono e non sono un tecnico per saperequali siano le cause certe dell’erosione – conclude Milia – mi hanno sempre parlato della barriera realizzata sotto la Sella del Diavolo e delle correnti modificate dai porti presenti nel Golfo degli Angeli. È giusto che se ne parli e ci si attivi per risolvere il problema. La Provincia ha ereditato il disastro che è sotto gli occhi di tutti e ha il dovere di farsi perdonare con un nuovo progetto che sia il frutto di uno studio del sistenta spiaggia che consenta di ripristinare il litorale».

di MAURIZIO BISTRUSSO